«Fai Ut Des» segna la prima mostra personale a Venezia del giovane artista italo-egiziano Omar Hassan, organizzata dalla Fondazione Alberto Peruzzo in collaborazione con ContiniArtuk.
In questa mostra, Hassan esplora il rapporto tra scultura e pittura, nonché l'interazione tra arte classica e contemporanea. Ambientata nella splendida cornice della Chiesetta della Misericordia, la mostra presenta opere di grande formato create appositamente per l'occasione, traendo ispirazione dall'anima del luogo.
Le sculture classiche, come la Nike di Samotracia, sono dipinte da Hassan con colori spray e poste davanti ai dipinti in tonalità abbinate, immergendoli e rompendo i confini tra tridimensionale e bidimensionale.
Opere iconiche della serie che ha portato Omar Hassan al riconoscimento internazionale, come «Iniezioni» e «Sfondare», sono reinventati per questa mostra, posizionati in antiche nicchie in mezzo a marmi preziosi erosi dall'acqua salata. L'artista presenta anche due opere monumentali del suo «Irripetibili» serie (Unrepeatables), che indaga concettualmente la ripetizione imperfetta dei gesti artistici.
L'esplorazione del rapporto tra pittura e scultura si estende all'intangibile, con una reinterpretazione contemporanea del rosone della chiesa. Per alcuni minuti ogni giorno, il rosone dipinge una luce colorata su una luce altrimenti monocromatica Torso del Belvedere, posta al centro della navata.
Originariamente un luogo di culto religioso, la Chiesetta si trasforma durante la mostra in un tempio dell'arte classica e contemporanea, fondendo perfettamente i due mondi.